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I sintomi e cause della gastrite nervosa

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Quando si parla di gastrite una cosa è certa. Si tratta di un’infiammazione di intensità variabile della mucosa gastrica. Le cause di questo stress intestinale possono essere svariate, ma tra le più probabili citiamo:

  • l’abuso di medicinali sintetici, che può innescare anche una colite pseudomembranosa
  • il consumo eccessivo di cibi che danneggiano lo stato di salute delle pareti gastriche,
  • varie infezioni dello stomaco.

Cause del appellativo nervosa

Sono vari i fattori nella vita che possono condizionare psicologicamente l'individuo tale da peggiorarne anche la salute fisica. Nel caso della gastrite da nervosismo accade proprio questo. Anche se è delicato stabilire le cause univoche, perchè dipendono molto da paziente a paziente, cercheremo di dare delle linee indicative e delle possibili origini di questo distrurbo:

  • Malattia o morte di un famigliare o di una persona cara
  • Incidente stradale
  • Interventi chirurgici
  • Separazione dei genitori o divorzi (una tra le cause più frequenti riscontrate tra i pazienti in cura)
  • Cattivi rapporti sul lavoro possono peggiorare lo stato di salute delle mucose gastriche e conseguentemente delle pareti intestinali
  • Conflitti domestici, problemi con un famigliare possono rendere nervosa una persona per un dato periodo della vita e provocare un problema di reflusso gastroesofageo.

Di sicuro però una delle cause che più influenzano la gravità di una gastrite vi è lo stato di stress in cui si trova il soggetto. E’ risaputo che esistono dei collegamenti abbastanza evidenti tra uno stato di ansia nell’individuo e l’emergere dei sintomi di questo male.

E' ormai accertato infatti che le cause di un disturbo gastrico non sono sempre fisiche. Molto spesso infatti chi cerca rimedi per la gastrite si trova a cercare una valida cura per contrastare la propria ansia e il proprio livello di stress, senza dare la giusta importanza ai segnali inviati dal nostro corpo, che invece danno indicazioni molto precise sulla salute dello stomaco.

In questi specifici casi, in cui l'ansietà accompagna dolori all'intestino, si parla infatti di stress gastrico, proprio perchè le cause della problematica in questione possono essere ricercate nella sfera delle emozioni.
Se consideriamo il problema esclusivamente a livello fisico, possiamo affermare con cognizione di causa che i sentori di una falla del sistema nervoso appaiono simili a quelli che si riscontrano nei casi di gastrite acuta o della famigerata (e tanto dolorosa) gastrite cronica.
Ogni situazione emozionale particolare può ripercuotersi con gravosità sul nostro intestino e sullo stato di salute dello stomaco, sino a condizionare il nostro organismo al punto tale che un sintomo psicologico possa “materializzarsi” e quindi incidere direttamente sulla salute dello stomaco.
Per questo tali principi di dolore non vanno mai sottovalutati.

Sarà indispensabile seguire una dieta leggera, basata principalmente su riso, banane, mele, tacchino e pollo, merluzzo e sogliole. Attività complementari come la meditazione yoga ed esercizi di respirazione mirati al rilassamento delle pareti dello stomaco, si dimostreranno propedeutiche al nostro scopo.
Il consiglio, per avere un quadro complessivo sulla nostra salute, sarà quello di realizzare un esame istologico che consenta un'analisi più completa della condizione delle pareti intestinali.

 

Quando c'è da preoccuparsi

  • Aumento dell'acidità di stomaco, seguita da dolori intestinali, accompagnati da sensazione di bruciore nel retto (sintomo che le mucosa gastrica è stata gravemente compromessa)

Sia che si tratti di nervosa o di cronica, erosiva o antrale, i sintomi sono molto evidenti e facili da riconoscere.

  • Rigurgito continuo, reflusso gastroesofageo a livelli d'allarme
  • Giramenti di testa, vertigini e tachicardia possono essere dei sintomi di gastrite meno evidenti
  • Diffusi dolori al collo negli uomini che raggiungono anche la parte inferiore della spalla, oltre a caduta di capelli ed eruzioni cutanee, sono invece indizi lampanti di una gastrite da stress in fase avanzata (trattasi di casi più rari, ma comunque riportati da alcune analisi su pazienti in cura)

Altri sintomi legati alla sfera emozionale, che possono trasformare un leggero problema di nervi in una vera malattia sociale sono invece:

  • tristezza profonda
  • sintomi di angoscia
  • suscettibilità estrema
  • insonnia
  • aggressività ( grave pericolo di questa malattia e causa di ulteriori problemi)

La gastrite è un problema molto frequente che merita una particolare attenzione proprio perchè può degenerare sempre il colite e quindi costringere il paziente a sottoporsi ad una cura per il colon irritabile, ben più impegnativa.
Inoltre si dimostra difficile da affrontare, specialmente tra gli adolescenti, perchè causa molto spesso vomito, diarrea procurata da ansia e dolori molto insistenti e questi si ripercuotono negativamente sulla vita sociale dei soggetti colpiti.

Soprattutto i giovani poi, solitamente per indole e per vergogna, non comunicano queste difficoltà fisiche e non si interessano a capire che cosa mangiare per stare meglio.
Viste le numerose richieste che riceviamo su questo argomento, nel prossimo articolo indicheremo come curare la gastrite con rimedi naturali e accessibili per tutti.


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Dissenteria nei bambini: dieta e cibi da evitare con la diarrea

dissenteria-infantileLa dissenteria nei bambini è un disturbo estremamente frequente, soprattutto se consideriamo la fascia che va da i zero ai tre anni.

Allo stesso tempo, essendo la diarrea uno dei sintomi principali della colite va contrastata e quindi curata in tempo, onde scongiurare spiacevoli complicazioni, a maggior ragione in un organismo così delicato, come quello dei bambini sino a tre anni.

Diarrea nei lattanti

La diarrea infantile può essere definita acuta quando si avverte nel bambino un aumento delle feci liquide per un periodo ugale o superiore a tre settimane. Generalmente tra le cause di dissenteria nei bambini c'è sempre di mezzo un virus o un gruppo di batteri o parassiti, determinanti nell'insorgere di una temibile cacarella.

Una volta superato questo periodo di 3 settimane e accertato che si tratti proprio di diarrea infantile non bisogna perdere tempo e trovare al più presto un rimedio per arginare l'evacuazione non controllata nei bambini e un modo efficace per fargli recuperare l'idratazione necessaria.

Una volta recuperati i linquidi nell'infante, risulta indispensabile iniziare una specifica dieta per la diarrea nei bambini. Nonostante quello che si suppone sia opinione diffusa, costringere un bimbo al digiuno non è affatto il rimedio perfetto per curare la dissenteria nei bambini. Studi sempre più numerosi confermano infatti che un'attenta alimentazione è la chiave più giusta per curare la presenza di feci sciolte nel retto dei bambini. A questo proposito si consiglia di fornire al bambino che soffre di diarrea piccole razioni di cibo, ma dilatate lungo l'intero arco della giornata.

E' molto importante, durante questo periodo volto a curare defecazioni di tipo liquido nei bambini nel minor tempo possibile, non introdurre nella dieta  dei piccoli alimenti nuovi, ma concentrarsi su quelli che ha sempre mangiato sino a quel momento.
Non per questo però bisogna pensare che il giusto rimedio anti-cacarella preveda la semplice introduzione di cibi già noti.

Diarrea: cosa mangiare?

Innnanzi tutto bisognerà infatti sempre distringuere tra cibi validi ed alimenti dannosi che non dovremmo assolutamente introdurre nella dieta per rendere più solida la cacca degli infanti. In questo secondo gruppo di alimenti vanno certamente menzionati:

  • la verdura dalla foglia verde (insalata e spinaci su tutti);
  • la frutta fresca;
  • le bibite zuccherate (inclusi i succhi di frutta);
  • il salmone;
  • il tonnno;
  • il cacao;
  • la carne bovina.

Si, ma allora viene da pensare, che cosa far mangiare ai bambini in caso di diarrea?
Se questa anomalia nelle feci ha colpito bimbi in età “da latte”, è buona regola continuare a somministrare regolari poppate ai propri fanciulli. Qualora il piccolo investito da episodi diarreici non beva latte materno sarebbe più opportuno ascoltare i consigli del proprio pediatra.

In qualunque situazione però si dovrebbe optare per una dieta leggera, meglio se include cereali, riso, ma anche carni magre come tacchino e vitello e verdure come carote e patate. Altro alimento perfetto per una dieta mirata che possa gioviare alla diarrea infantile è lo yogurt. Ognuno di questi cibi potrà essere usato in combinazione rendendo il tutto più appetitoso e migliorando esponenzialmente la qualità di queste soluzioni per combattere il cosiddetto "fruscio infantile".

E ricordatevelo sempre, un'attenta cura della propria diarrea può diminuire le possibilità di soffrire in futuro di colon infiammato, considerato anche il recente aumento della colite infantile.
Per altre informazioni sull'argomento invito alla lettura di un altri articoli o a contattarmi direttamente tramite email.


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Aglio e emorroidi: la cura che non ti aspetti

cura-emorroidiLe emorroidi sono la causa principale dei dolori di milioni di persone ogni giorno. Si stima che circa il 50% della popolazione europea soffre di emorroidi, rendendo ancora più impellente una valida cura che ne allevi il dolore.

Esistono tantissimi rimedi per combattere le emorroidi, ma spesso non funzionano come si spererebbe.

In questo articolo impareremo a distinguere dei metodi casalinghi realmente efficaci, da altri completamente inutili, ma ugualmente utilizzati. Le emorroidi sono spesso il frutto di una colite pregressa e mal curata, per questo imparare a contrastarle con successo permette ai soggetti interessati da disturbi al colon di migliorare la propria condizione di vita.

Per diminuire l'intensità dell'infiammazione non esiste metodo più risolutivo del ghiaccio. Una sana borsa del ghiaccio posizionata nei “punti giusti” può apportare sollievo immediato nel soggetto.
Anche se può sembrare alquanto strambo, ma anche un piccolo spicchio d'aglio rammorbidito e inserito proprio nell'orifizio anale è miracoloso per curare le emorroidi. Va lasciato per circa 2 minuti, lasciato dentro sin quando non si avverte un leggero bruciore. Non c'è nulla da temere ed anzi il risultato vi lascerà assolutamente sorpresi. Anche in questo caso, rimedio immediato e in pochissimo tempo noteremo un evidente “sgonfiamento” della zona irritata.

Basterà un lavaggio ben fatto e tutto sarà meglio di prima.
E' noto come l'acqua calda possa rilassare lo sfintere e quindi in un certo senso alleviare il dolore legato alle emorroidi. Anche in questo caso conviene che i soggetti che soffrono di colite acuta mostrino particolare attenzione a quest'altra cura naturale che stiamo per descrivere. Questo procedimento va ripetuto più volte nel giorno e per almeno una settimana. Allora, si riempie una bacinella con acqua molto calda, senza aggiungervi nulla dentro. Ci si siede sulla bacinella per circa un quarto d'ora. Tutto qua. Trattasi forse del miglior rimedio quando le emorroidi risultano particolarmente dolorose.

La dieta carente di fibre è certamente la principale responsabile della comparsa delle emorroidi. Succede così che questa carenza di fibre renda le feci più dure ed estremamente difficili da espellere, dando da dare origine nell'individuo a gravi fenomeni di costipazione. I semi di psillo possono essere certamente risolutivi e aiutare a risolvere questo problema, riuscendo infatti ad ammorbidire le feci e facilitarne l'evacuazione. I semini di psillo possono essere assunte per prevenire le emorroidi e anche per prevenire in parte fenomeni di colite più acuta, inserendole in una dieta personalizzata, prescritta da uno specialista in naturapatia.


L'approccio orientale al colon irritato

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Grande Muraglia Cinese

Molto spesso la gente lamenta di soffrire di colite. Una sensazione molto spiacevole, che non ti fa mai sentire tranquillo durante i pasti, accompagna una fetta abbastanza importante della popolazione italiana. In questo articolo si analizzeranno da vicino le cause che generano questa tipologia di disturbo e si dimostrerà come i rimedi naturali si dimostrino i più efficaci per contrastare questa patologia.
Sarebbero circa 130.000 le persone che soffrono di infiammazioni al colon nel Belpaese, tanto da destare un certo allarme e spingere sempre più esperti a trovare una terapia che funzioni. La colite è  una malattia che colpisce il colon e il retto, generando l'infiammazione della mucosa intestinale e conseguenti dolori addominali.
Una delle sensazioni più frequenti nei pazienti che soffrono di colite è quella di avvertire una certa intolleranza al freddo e presentare allo stesso tempo le estremità degli arti freddi e piuttosto irrigiditi. Tra le cause più diffuse della colite si menzionano infezioni batteriche e intossicazioni alimentari. Non necessariamente si manifestano contemporaneamente, ma in alcuni casi sì, rendendo ancora maggiore la sofferenza nel soggetto affetto da colite.
A volte la colite si caratterizza come un problema nella circolazione sanguigna, venendo meglio definita come colite ischemica. Altre volte ancora si manifesta come colite pseudomembranosa, provocata dalla tossina prodotta dal clostridium difficile, collegata all'assunzione massiccia di antibiotici. Quando il colon è irritato i sintomi che possono seguire sono tanti e vari; tra questi spiccano certamente la febbre, fistole, emorroidi, meteorismo e dolori generalizzati alle articolazioni.
Mentre nella nostra cultura sembra che la cura del colon irritato possa essere affrontata principalmente con farmaci, la medicina orientale ha dato grandi insegnamenti in materia, favorendo sempre un approccio assolutamente naturale a questo disturbo intestinale.
Per fortuna negli anni sembra che l'Occidente abbia imparato la lezione e comprenda come il colon irritato si possa curare con rimedi assolutamente naturali. Alla base di questo nuovo approccio vi è la centralità assoluta data a costumi alimentari più sani. Fondamentalmente vi è il divieto assoluto di ingerire carne rossa, alimenti eccessivamente raffinati, lattuga e cavolo. In questa ottica diviene estremamente importante consumare fibre e molti liquidi ogni giorno. L'agopuntura può risultare assolutamete positiva e alleviare gli spasmi addominali. L'agopuntura è una tecnica cinese molto antica utilizzata in tutto l'oriente per risolvere problemi sia fisici che psicologici, che verte sulla pressione di punti strategici della superficie del corpo attraverso l'ausilio di aghi. L'agopuntura particolarmente efficace nella cura delle emorroidi e per fortuna anche la medicina occidentale lo sta comprendendo.Questa tecnica importatata dalla Cina è capace di guarire parecchie patologie: dalla colite acuta, all'ulcera duodenale, passando per gastriti e disturbi legati appunto al colon irritato. Nel caso specifico della cura del colon, l'agopuntura va realizzata in combinazione con esercizi di fisioterapia. La tipologia della cura varia a seconda della cartella clinica di ciascun paziente e dei sintomi che si manifestano. Per questa ragione diventa di primaria importanza la fase d'analisi di ciascun paziente. Anche la moxibustione è una tecnica di cura d'origine cinese e sembra anch'essa molto valida per migliorare lo stato di salute dei malati di colon irritabile, specie se usata assieme all'agopuntura. Il calore sprigionato dalla pressione degli aghi sul corpo migliora di fatto la circolazione sanguigna e conseguentemente anche lo stato di salute del paziente. La cura per il colon irritato dovrebbe incentivare il consumo di cibi freschi ed evitare cibi piccanti come pure le bevande alcoliche. Un altro consiglio che può fare la differenza e diminuire l'intensità dei dolori addominali consiste nell'utilizzo di menta, utilissima per migliorare l'attività delle ghiandole salivari e quindi la digestione e lo stato generale dell'apparato nervoso.
Altro validissimo amico sarà lo zenzero. Utilissimo per curare la diarrea e calmare i dolori legati all'irritazione del colon.


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Come prevenire il cancro del colon

colon-prevenzioneI soggetti che soffrono di colite ulcerosa per moltissimi anni hanno più fattori di rischio di soffrire di cancro colonrettale, una manifestazioe oncologica che rappresenta la seconda causa di morte per cancro, prendendo in considerazione tutta la popolazione mondiale affetta da tumore.

Il rischio di cancro del colon maggiora quando soggetti presentano una forma di colite acuta da oltre dieci anni. L'analisi e la prevenzione diventano quindi degli aspetti fondamentali per aumentare la possibilità di sopravvivenza e ridurre invece quelle che il male degeneri e porti con sé delle pericolose complicanze per il colon.

Si ricorda a tal proposito come anche sottoporsi a radioterapia può essere causa dell'insorgere di un tipo di colite particolare detta attinica, che costringe spesso i pazienti all'uso di pannolini contenitivi.
La colite ulcerosa è una malattia che interessa l’intestino crasso e la zona del retto. Si manifesta sotto forma di un’infiammazione della parete intestinale e dell'area rettale che poi degenera in ulcera, causando forti spasmi addominali, diarrea accompagnata da sangue e spesso anche febbre. Questa forma di disturbo non presenta dei dolori addominali costanti, ma si manifesta attraverso improvvisi attacchi di mal di pancia, di intensità variabile. Moltissimi soggetti descrivono lunghi periodi assolutamente privi di sintomi, tanto da lasciare l’illusione nei pazienti di essere guariti definitivamente.

I soggetti che soffrono da molti anni di tale infiammazione dovrebbero sottoporsi saltuariamente a colonscopia, in modo tale da aumentare le possibilità di sopravvivenza e intraprendere una cura immediata.
Questa pratica è molto importante e non va trascurata, rientra nella fase di prevenzione al tumore al colon e di analisi dei sintomi. Basti pensare che meno dell’1% dei soggetti che soffrono di colite ulcerativa da meno di un anno sviluppano un tumore al colon.

Una diagnosi tempestiva ed una cura efficace rappresentano gli strumenti più efficaci contro la propagazione delle masse tumorali. Sono sempre più gli studi scientifici che cercano di spiegare le condizioni che possono favorire lo sviluppo di cancro del retto e colon, cercandone di determinare sintomi comuni e probabili cause, ma l’ipotesi più accreditata sembra basarsi sul fatto che non esista un’unica causa e che sia invece “il frutto” (marcio) di una serie di fattori legati tra loro, che favoriscono l'emergere di una neoplasia.
Fattori genetici, ambientali, salute della flora intestinale e sicuramente altro che ancora dev’essere scoperto, ma che indebolisce drasticamente il sistema immunitario al punto da provocare un’infiammazione intestinale e nei casi più gravi appunto anche un fibroma del colon.

La prevenzione del tumore al colon parte con l'analisi e quindi la cura per la colite e con la volontà del paziente di riuscire a risolvere il problema a fondo, ripensando ad un altro regime alimentare, basato su una dieta per la salute intestinale e ad un cambio nelle abitudini di vita che dovranno necessariamente diventare più sane e “costringere” il soggetto a praticare dello sport, ovvero a porre le basi per l'inizio di un trattamento risolutivo. Non è un caso se lo stesso concetto è alla base della famosa dieta Longo, che ha fatto proseliti in tutto il Mondo, grazie alla competenza di diversi medici nutrizionisti.

 

I sintomi del cancro del colon

Molti casi di angiomi al colon non presentano sintomi ben definiti, soprattutto nelle situazioni di tumore al lato destro. Esistono però dei tratti distintivi piuttosto comuni, che rappresentano dei segnali precisi dall'allarme per il nostro intestino e per l'intero organismo. Onde aumentare le possibilità di sopravvivenza è quindi auspicabile una conoscenza più mirata di questi indizi, onde combattere preventivamente la diffusione delle cellule tumorali.
Tra questi fattori di rischio citiamo:

  • Presenza di sangue nelle feci a causa di emorroidi
  • Sensazione di evacuazione incompleta (specie in caso di cancro del colon sinistro)
  • Copiosa forma di dissenteria
  • La perdita di peso improvvisa (uno tra i sintomi del fibroma al retto più subdoli per la nostra vita e salute)
  • Intenso dolore intestinale, spesso caratterizzato da vomito e reflusso gastroesofageo
  • Pallore e forma più o meno acuta di anemia, soprattutto in caso di cancro al colon destro
  • Perforazione intestinale. Uno dei segnali più preoccupanti, ad alto indice di mortalità. Una peritonite è molto grave e va trattata con estrema urgenza.

 

Prevenzione

  • Riduzione se non eliminazione completa dalla dieta di carne rossa. Un'informativa diffusa dal Centro di Ricerca Mondiale sul cancro segnala la carne di maiale e mucca su tutte come possibili cause di cancro del colon. Chi consuma cibi di questo tipo, aumenta i rischi di tumore del 30% rispetto a individui che escludono dalla dieta questo tipo di alimenti. Al contrario invece, gli alimenti ricchi di calcio ridurrebbero il pericolo di contrarre tumori rettali. Sino a poco tempo fa, questa attenta analisi empirica era poco più che un ipotesi. Grazie al lavoro dell'ospedale di Brigham e l'università di Harvard ora possiamo definire con certezza che la carne rossa risulta cancerogena.
  • Eliminare il tabacco e le bevande alcoliche. Allontanare le percentuali di contrarre un angioma implica lo stare alla larga da queste sostanze tossiche per l'organismo. Molti studi hanno portato avanti analisi che dimostrerebbero un nesso tra obesità, alcolismo e tumori. Una sana prevenzione per cancro al colon implica anche questo e per fare bene al proprio organismo non è mai tardi, questo è sicuro.
  • Consumo di alimenti dal grande contenuto di calcio. Ottimo sistema per rinforzare le difese nello stomaco. Attraverso dei gruppi di verifica si è effettivamente compreso come l'assunzione di latte riduceva il rischio di cancro al retto-colon ( terza tipologia di angioma più diffusa nel Mondo) del 20%.
  • Inserire nella propria dieta quotidiana frutta e verdura fresca, frutta secca, semi, legumi e cereali integrali, tutti alimenti ricchi di fibre, vitamine e sali minerali. Il burro biologico rappresenta inoltre una ottima fonte di acido butirrico, il più potente antitumorale intestinale!

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S O S bambini, allarme colite infantile

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Negli ultimi anni si sta tristemente assistendo ad una crescita esponenziale del numero di casi di malattie legate ad infiammazioni intestinali, come coliti ulcerose sino o malattie di Crohn, nei bambini sotto i 14 anni.
Problema che riguarda i più piccoli e che sta diventando sempre più grande e preoccupante.

Come negli adulti, così nei bimbi, la colite rappresenta un'anomalia nel corretto funzionamento dei muscoli e del tessuto nervoso della zona gastrointestinale che causa un acuto dolore intestinale, con sintomi abbastanza comuni e indebolimento della flora batterica.
Ovviamente, trattandosi di bambini, le conseguenze generali sulla salute dei piccoli possono essere ancora peggiori e più inficianti, a causa di corpicini in continuo mutamento, sia a livello di tessuti intestinali che di struttura fisica.Inoltre, a detta dello stesso pediatra, costringere gli infanti ad una dieta alimentare rigorosa diventa estremamente più impegnativo e problematico che farlo con gli adulti affetti dalla stessa patologia.

A volte questo problema dipende da altri fattori come appunto può essere un'alimentazione inadeguata (cibi piccanti, alimenti ossidanti, piatti irritanti per l'intestino o troppi zuccheri raffinati), impostata da genitori poco attenti alla salute del bambino o dal mangiare troppo velocemente determinati alimenti o dal nutrirsi spesso nei fast food.
La dieta per bambini dev'essere il primo passo per prevenire la colite negli infanti, accompagnata dall'intenzione di abbassare il livello di stress nel bambino, spesso costretto dalla routine della scuola ad accumulare dosi di ansia considerevoli.

dieta per colite bambini
Come accade per i casi di colite negli adulti, anche per i bimbi lo stress può giocare brutti scherzi sulla salute e produrre contrazioni tali sui muscoli dell'intestino crasso, aumentandone la sensibilità ai movimenti dell'intestino, sollecitato durante la digestione di alimenti e favorendo la produzione di gas nocivi.
I sintomi della colite infantile possono peggiorare nei casi di aumento dei livelli di ansietà nella vita dei bimbi.

Le conseguenze tipiche della colite nei bambini sono quindi: dolore addominale, crampi nella zona del retto e colon, diarrea o al contrario stitichezza. Poveri bambini quindi, impariamo pertanto a riconoscere i sintomi della colite infantile, con un occhio di riguardo al manifestarsi di una cacca liquida duratura tra i bambini, perchè per arginarla necessita di una specifica dieta per dissenteria.

 

Sintomi della colite nei bambini

  • Infiammazione addominale

  • Gas nello stomaco

  • Dolore nella zona dell'addome

  • Forme di diarrea più o meno intense

  • Impellenza di andare in bagno

  • Sensazione di non aver mai evacuato completamente

  • Muco nella cacca

  • Mal di testa

  • Nausea e stanchezza

  • Pallore sul viso

  • Sofferenza alle estremità degli arti

I bambini che presentano malattie come colon irritabile spesso si sentono male durante la giornata. Nella maggior parte dei casi è la diarrea uno dei sintomi più presenti nei piccoli bimbi, rendendo indispensabile l'attuazione di una dieta sana ed equilibrata.
La dissenteria poi può essere molto imbarazzante per un bambino di 7 anni o anche meno e rendere problematica anche la stessa socializzazione di queste creature con i compagni di scuola, spesso in seria difficoltà nello spiegare agli altri bimbi del perchè non possono mangiare determinati alimenti.

diarrea bambini

Curiosità sulla colite nei bimbi

  • Circa il 18% dei fanciulli che vanno a scuola presentano i sintomi di dolori addominali o nella zona dello stomaco, al punto da interrompere le lezioni e chiedere di andare a casa o in bagno.

  • Il 35% degli adulti che soffrono di colon irritabile presentavano dei sintomi di colite già dall'infanzia, ovvero disturbi intestinali quando erano ancora bambini.

  • Sesso: il numero delle bambine che soffrono di malattie al colon-retto è leggermente superiore a quello dei maschietti.

 

Cause della colite nei bambini

Le cifre parlano di un numero di bimbi affetti da queste patologie dieci volte superiore a quello di 20 anni fa.
Questo è il risultato a cui sono giunti il Gruppo di lavoro su Crohn e Colite Ulcerosa Spagna, in collaborazione con la Confederazione di Associazione di malati di Crohn e Colite Ulcerosa di Spagna. Terribile. Attualmente ci sono in Spagna oltre 220.000 soggetti che soffrono a causa di colite ulcerosa o di una qualsiasi altra infiammazione del colon o di altre zone dell’apparato digerente (come nel caso della malattia di Crohn) e questi casi aumentano ogni anno di ben 7500 unità.
Di questi malati, uno ogni dieci casi, include bambini di età inferiore ai 14 anni.

Trattasi di una malattia tipica dei paesi sviluppati”, ha spiegato benissimo il dottor F. Mogollòn, gastroenterologo presso l’Ospedale Lozano Blesa di Zaragoza: “..esistono molti fattori che influiscono tra loro, a partire dal connotato genetico, della qualità della flora batterica intestinale, della dieta alimentare e dell’ambiente in cui viviamo”.

L’aumento di casi di colite ulcerativa nella fascia infantile è dovuta in parte alla maggiore attenzione che hanno oggi i genitori affetti da questa malattia che portano i propri figli molto presto a fare una visita, allarmati dalla eventualità che possino ereditare questo male. Per questo colite e bambini diventa un legame sempre più pericoloso”.

I conti però non tornano del tutto e questa causa non può essere l’unico motivo per cui ci troviamo difronte ad un aumento esponenziale del fenomeno di “colite infantile”e del perchè gli ospedali segnalino una presenza sempre maggiore di questo tipo di malattia tra i bimbi e persino gli infanti.

Anche le statistiche permettono di fare una diagnosi più precisa del problema: soltanto l’8-10% dei bambini i cui genitori soffrono entrambi di colite risultano aver “ereditato” questo disturbo. Le percentuali di piccoli ammalati si riduce ulteriormente nel caso in cui soltanto uno dei due genitori abbia già sofferto di colite ulcerosa, arrivando solo al 3% del totale.

In sostanza gli esperti spagnoli sostengono che, nonostante non si tratti di una malattia ereditaria, esistano dei fattori che predispongano gli individui ad avere questa malattia e a trasmetterla attraverso il patrimonio genetico al bambino.
L’aspetto peggiore di questa “colite infantile” sta nel fatto che sembra possa creare maggiori rischi e complicazioni rispetto ad una che avviene in età maggiore. Soprattutto per quel che concerne la crescita regolare delle ossa e dei tessuti muscolari dei bambini colpiti da colite ulcerosa.
I bambini tristemente colpiti da “colite infantile” possono mostrare un certo ritardo nella crescita, sino ad un vero e proprio blocco nello sviluppo del bambino, causa nella maggior parte dei casi di una grave perdita di peso.

colite e ritardo crescita bambini
Come spesso ricorda anche il pediatra, a tutto questo si accompagna un crollo psicologico del bambino, stressato dall’intensità dei dolori addominali causati dalla malattia, della diarrea e di questo affaticamento muscolare.

Per questo curare i bambini che soffrono di colite diviene estremamente importante e gli stessi adulti che soffrono di colite dovrebbero risolvere i loro problemi intestinali affidandosi alla giusta terapia, in maniera tale da dare il buon esempio ai loro figli e trasmettergli i giusti sorrisi che meritano, fino a quel momento privati a causa della terribile malattia intestinale.
Ogni bambino merita di vivere sereno e spensierato i suoi anni di crescita, sin da quando è neonato a tutto il tempo di sviluppo, in cui il bimbo inizia a parlare e successivamente a frequentare la scuola e rapportarsi con gli altri bimbi della stessa età.

Dieta per bambini affetti da colite

L'alimentazione gioca un ruolo parallelo rispetto ai problemi del colon, perchè può alleviare se non proprio prevenire il manifestarsi dei sintomi della colitis nei fanciulli.
Esistono alimenti utili per migliorare la salute dei piccoli e cibi che considerati nocivi, che sarebbe meglio escludere del tutto dalla dieta.
Alcuni cibi sembrano innocui, ma non lo sono affatto e possono iniziare a colpire lo stomaco anche 6 ore dopo averli ingeriti.

In linea di massima è buona regola prendere nota di tutto quello che mangiamo e le combinazioni dei cibi che si alternano ogni settimana, in maniera tale da appuntarne le sensazioni e indicando lo stato di salute immediato e a distanza di almeno 6 ore dall'ingestione di quell'alimento. La dieta che faremo seguire ai nostri bambini dovrà tenere presente anche di questo.
Ad esempio una presunta intolleranza alimentare al latte vaccino potrà essere risolta sostituendo questa bevanda tipica della colazione con del latte di mandorla.

Una dieta per la colite nei bambini dovrà evitare carne rossa e pesce surgelato di qualsiasi tipo oltre ad alimenti ricchi di grassi saturi e di colesterolo cattivo e nessun pediatra al Mondo potrà negarlo.

colite cosa mangiare
Dar da mangiare ai bimbi tanti spuntini durante l'intera giornata potrebbe aiutare a rendere più tollerabile la digestione e rieducare l'intestino a lavorare sempre, ma in piccole dosi.
Per favorire un recupero fisico dell'infante, si consiglia di fargli bere molta acqua e mantenerlo sempre ben idratato, attraverso cibi che contengono liquidi e facili da digerire.

La colazione ideale

Una dieta per bambini di 7 anni o più potrà includere 1 tazza di latte vegetale (di mandorla o latte di cocco o di riso), 2 tazzine di yogurt magro con massimo 30 grammi di cereali, 1 tazza di tè (evitare in caso di colite infantile accompagnata da sintomi di stanchezza), 4 fette di pane tostato, ma di tipo integrale, con un po' confettura biologica senza zuccheri aggiunti.

Un piccolo pasto salva dieta

Nell'arco di tempo che divide la colazione dal pranzo si potrebbe fare un piccolo pasto, molto utile per il nostro intestino retto e replicare la stessa sequenza di cibi e bevande anche tra il pomeriggio e cena.
Un succo di frutta naturale, senza zuccheri aggiunti, 250 g di frutta, meglio se mela, banana, pera. Ananas, arancia, kiwi, fragola e guava sono invece dei cibi da evitare però in caso di diarrea persistente o più in generale da non far rientrare in questa dieta per bambini malati di colite, a causa di una difficile digestione. Una soluzione che fa felice il genitore, i figli e anche il pediatra.


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Colite e complicanze: non solo tumore al retto e colon

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Diversi studi svolti sui pazienti che soffrono di colite ulcerosa mostrano come la maggior parte di questi soffrisse già di problemi più o meno gravi di colon irritato e di come la colite, se curata in tempo, può essere relativamente sopportabile.

Purtroppo però questa patologia può produrre complicanze molto gravi se si attende troppo tempo per curarla o anche solo per accorgersi di essere delle prime avvisaglie e ritrovarsi, per una serie di concause un devastante tumore nella zona rettale, accelerato magari dal fatto che si tratti di un soggetto fumatore incallito di sigarette.

Non dare la giusta considerazione a questo fattore di rischio potrebbe aumentare le possibilità di mortalità.
Ovviamente trattasi di casi estremi, un tumore intestinale non va considerato certo una conseguenza diretta di un'irritazione intestinale mal curata. Fatto sta, che va allo stesso modo sottolineato come per un gruppo neanche troppo limitato, pari a circa a un quinto dei malati di colite, indipendentemente da sesso o età, è emersa un incidenza di queste complicanze, tra cui anche il cancro al retto.

Esistono numerosissimi fattori a rischio che possono far degenerare la malattia e causare aumento del dolore localizzato, la possibilità di formazioni di polipi, riduzione della qualità del sangue in circolo, ma anche tante sensazioni negative, che possono diventare patologiche e gravi se non affrontate tempestivamente.
Non parliamo quindi della necessità di cure oncologiche, legate alla creazione di masse tumorali maligne, carcinoma al colon o neoplasie, ma di terribili disturbi o vere e proprie malattie connesse con infiammazioni dell'intestino e i suoi sintomi più importanti. Per questa ragione ci di conseguenza opportuno spostare l'attenzione verso l'attenzione alla fase di prevenzione del tumore del colon e retto.

Complicanze e sintomi di una colite degenerativa

  • Perforazione: trattasi della conseguenza peggiore che può seguire una colite ulcerosa. Un drammatico seguito che può avere questa malattia, i cui fattori di rischio, diventano veri e propri sintomi principali, con l'insorgere del
  • Ovviamente il coprolita non sarà l'unica causa scatenante, ma con l'amento del dolore localizzato nella zona del retto, si concretizza il rischio di questa malattia. La fecalità (altro termine con cui si indica il fecaloma) non è quindi unica responsabile della perforazione dell'intestino, ma obbligherà il soggetto ad analisi più specifiche del retto e colon, che risulterà irritato al 100%.
  • Emorragia copiosa: nelle fasi più acute di colite accade anche di perdere molto sangue, ma in alcuni casi questa quantità può essere davvero impressionante, al punto da obbligare il paziente a sottoporsi a trasfusioni di sangue. Emorragia grave, sintomo di una quasi ulcera che merita di essere combattuta con tenacia.
  • Fecaloma: succede qualora il colon risulta talmente irritato da smettere di funzionare quasi del tutto, portando ad un accumulo di gas fautori dalla dilatazione sempre maggiore dello stesso colon e alla creazione di fecaloma, causa anche una dieta povera di fibre. Nulla a che vedere quindi con tumore al retto, eppure questa complicanza della colite ulcerativa si verifica specialmente a causa di farmaci e di  importanti cambiamenti nel metabolismo. Una successiva radiografia potrà mostrare l’ingrossamento impressionante del colon, che può raggiungere la larghezza di 12-13 centimetri. La cura per un colon talmente infiammato prevede la somministrazione di antibiotici e cortisone, ma nei casi più gravi, qualora il problema resti irrisolto, sarà necessario molto probabilmente un intervento chirurgico.La chirurgia dovrà essere davvero considerata l'ultima spiaggia, ma in caso questo problema intestinale fosse difficile da curare, rappresenterà l'unica soluzione per la malattia.
  • Pioderma gangrenoso: trattasi di una alterazione della cute molto spesso collegata a conseguenze decisamente spiacevoli. Si manifesta come una piccolissima ulcera ricca di pus che diventa col passare del tempo sempre più grande. Per questa ragione è molto facile che venga confusa con una infezione batterica e quindi contrastata con comuni antibiotici senza per questo che la cura possa sortire alcun effetto benefico.
  • Trombosi: Colite ulcerosa e trombosi è un pericoloso legame che spesso può riproporsi, necessitando tempi di riabilitazione lunghi o nei casi più gravi trascinando con sé anche disperazione e mortalità. Trattasi di una malattia molto grave che coinvolge principalmente il sangue che coagulandosi più facilmente nelle vene può diventare pericolosissimo per l’organismo e diventare uno dei fattori a rischio più pericolosi nel caso di una colite mal sanata, alla stregua del fecaloma.
  • Colangite sclerosante primitiva: quasi sempre collegata con complicanze che seguono l’acutizzarsi di una grave forma ulcerosa. Questa colangite sclerosante, detta anche idiopatica, si manifesta in maniera evidente solo in pochissimi casi di pazienti colitici, deteriorando l’individuo silenziosamente e quindi diventando molto difficile da individuare, perchè non caratterizzata da un dolore localizzato come nel caso di carcinoma e neoplasie. Sintomi latenti, ma per questo ancor più letali.
    Questa malattia infatti causa un’alterazione della via biliare, in particolar modo dei condotti che portano la bile dal fegato verso l’intestino tenue. Questo tipo di disturbo è molto pericoloso perchè partendo da una manifestazione ulcerativa può degenerare in tumore al retto-colon o alla bile. Un tipo di cancro intestinale che obbligherà ad una cura rapida il malato.
  • Sviluppo di massa tumorale: il rischio di tumore al retto è di gran lunga più alto nei soggetti che soffrono di una forma acuta di colon infiammato. Parliamo di una complicanza estrema, ma non per questo può essere esclusa a priori. Per questo è buona regola che qualsiasi paziente, anche una volta finita la cura e ritenuto “guarito”, dovrebbe sottoporsi a una periodica colonoscopia, almeno ogni 2 anni. La sopravvivenza del cancro causa dolore localizzato al retto-colon e rende più difficile la rimozione. Qualora da una biopsia dovessero emergere delle alterazioni della mucosa del colon sarà necessario togliere l’intero colon in tempi abbastanza ristretti, onde scongiurare guai peggiori e il propagarsi di polipi maligni nell'intestino.

Senza spaventare i nostri lettori e collegare questa malattia alla formazione di cancri al colon, va specificato come ogni forma acuta di colite che si manifesta come ulcera non andrebbe però presa sottogamba perchè, essendo una malattia autoimmune, potrebbe coinvolgere altri organi del corpo, come ad esempio accade nel caso della malattia di Crohn.

 

Prevenzione: colon irritato e dieta

Anche quando si manifestano solo pochi avvisaglie e soltanto un po' di dolori sostanzialmente tollerabili, che non sembrano minacciare la sopravvivenza e quotidianità, la prevenzione si fa necessaria. Le possibilità che una colite ulcerosa possa degenerare in qualcosa di ben più grave esistono concretamente. Descrivere queste complicanze serve a sensibilizzare i malati di colon irritato e colite ulcerosa a comprendere l’importanza della fase di prevenzione, cercando di cogliere i sintomi della colite più nascosti e iniziare una terapia per guarire dalla colite ulcerosa più semplice che debelli il disturbo definitivamente e senza complicazioni, intervenendo prima che diventi acuta e senza affidarsi a soluzioni suggerite dalla chirurgia.

Del carcinoma del colon, della prevenzione connessa a questo disturbo e della possibile cura dei polipi attraverso una dieta ricca di alimenti antiossidanti, parleremo più diffusamente in un altro articolo. Il cancro al colon-retto merita un focus ben più specifico, che cercheremo di fornire, attraverso la nostra professionalità in naturopatia e in campo della medicina.


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I sintomi più nascosti della colite ulcerosa

sintomi-colite-ulcerosaI soggetti che soffrono di una forma acuta di colite ulcerosa potrebbero persino non presentare sintomi durante la maggior parte del tempo e svolgere quindi una vita normale senza sentire l'urgenza di intraprendere alcuna terapia.

Capita però che all'improvviso, senza nessuna apparente ragione, vengono colpiti da sintomi assolutamente inconfutabili e sentire sempre più l'urgenza di occuparsi di questa patologia che interessa parte del tratto intestinale.

  • Tra i sintomi più diffusi che caratterizzano la colite ulcerosa ci sono:
  • febbre bassa;
  • forti dolori addominali;
  • tachicardia;
  • anemia;
  • perdita di sali minerali e proteine;
  • calo di peso;
  • fenomeni di dissenteria contemporaneamente alla presenza di sangue e pus;
  • tenesmo rettale.

Questo ultimo sintomo si manifesta come la continua sensazione di dover andare in bagno e defecare, specie durante le ore di sonno notturne. Sensazione che passa subito, ma che si ripresenta puntuale ogni notte e può rappresentare spesso il campanello d'allarme di un sintomo che può farci capire come sia arrivato il momento di trovare la forza di reagire e cercare una via d'uscita per la propria salute.

Anche l'alitosi può rappresentare un ulteriore sintomo di una colite ulcerosa in fase acuta, pronta a condizionare negativamente la nostra autostima e di conseguenza i nostri rapporti affettivi e lavorativi.
Tipica del soggetto colpito da colite acuta è la continua presenza di una sensazione di amaro in bocca, accompagnata nella maggior parte dei casi dalla difficoltà di ingoiare regolarmente e ricacciare questi succhi gastrici verso l'esofago.

Rientrano nella lista delle manifestazioni più evidenti da parte di chi sta vivendo la spiacevole esperienza di una colite ulcerosa anche una sensazione di fastidio e di dolore nella zona dell'ano e l'inconfondibile sensazione di non riuscire mai ad urinare sino in fondo e in maniera soddisfacente.

ipocondriaAnche l'ipocondria può spesso accompagnare l'iter sintomatologico di questa problematica. Più che un vero e proprio segnale della colite ulcerosa infatti la paura generalizzata verso persone e oggetti può emergere nel soggetto perchè messo alle strette e sempre più stressato poichè vive una condizione in cui sente di perdere il controllo del proprio corpo.
Un corpo che prima sentiva suo e che ora, a causa la colite ulcerosa e dei risvolti psicosomatici di questo male, non riesce più a governare al meglio. Un corpo ora malato, ma che può di nuovo rinascere, grazie ad una cura personalizzata chiamata PIP.

 


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Le vere cause della colite ulcerosa

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Ancora oggi non si possono dichiarare con assoluta certezza le cause della colite ulcerosa. Di sicuro è stato accertato un certo collegamento con i geni del cromosoma 6, ovvero quelli coinvolti nello sviluppo del sistema immunitario. Però i soggetti che nascono già con questa specifica predisponizione del DNA non soffrono tutti indistintamente di una forma di colite ulcerosa acuta.

Sembra abbastanza evidente come debba accadere qualcosa nell’organismo che peggiora a tal punto la condizione dell’intestino da obbligare il soggetto colpito ad intraprendere una terapia vincente. Sempre più studi si stanno focalizzando, oltre che sui meri sintomi del disturbo, anche sulle cause, analizzando quelli che possono essere anche i fattori esterni al soggetto.

L’origine della RCU

  • I fattori psicologici possono certamente essere annoverati tra le cause psicosomatiche scatenanti della colite ulcerosa. Concetto rafforzato da specifici studi che hanno dimostrato come forti traumi emozionali possono scatenare forme acute di colite sino a costringere il soggetto, nei casi più gravi, ad intraprendere una vera e propria terapia per curare eventuali ulcere. Nulla a che vedere con la gravità di una forma amebica, ma certamente parliamo di manifestazioni importanti.
  • Le infezioni rientrano certamente tra queste ragioni. Anche se nessuno ha mai ipotizzato che uno specifico micro-organismo potesse acutizzare una forma di colite ulcerosa cronica, si è invece arrivati a ipotizzare che una o più somministrazioni di antibiotici utilizzati per curare infezioni sopraggiunte, provocando una depauperamento del microbiota intestinale (disbiosi), rappresentino probabili cause di questo disturbo del colon.
  • Altra causa determinante che può favorire il sorgere di una patologia intestinale di questo tipo potrebbe essere la presenza , nei terreni circostanti il luogo in cui si vive, di discariche abusive o di altre forme di speculazione ambientale a danno della salute dei cittadini. Queste situazioni sono generalmente accompagnate nel soggetto anche da evidenti difficoltà respiratorie, che fungono quasi da sintomi associati alla futura diagnosi di una forma ulcerativa.
  • Dall’analisi del sangue di svariati pazienti che soffrono di colite ulcerosa in forma cronica si è notato un certo collegamento con disturbi allergici, rilevando la presenza di anticorpi e alterazioni come quelli presenti ad esempio nei soggetti colpiti dalla sindrome di Churg-Strauss.

La giusta attenzione puntata sull’analisi dell’origine della patologia e sui sintomi ad essa legati, può rappresentare l’arma vincente in fase di trattamento, così da raggiungere la bramata guarigione con il minore sforzo possibile.

Allo stesso tempo, per offrire un quadro più completo su questa patologia legata al colon, onde indicare la giusta cura senza il timore di intraprendere una terapia errata, sarebbe opportuno analizzare anche le avvisaglie che possono informarci della comparsa di questo disturbo e quindi aiutarci a imboccare la strada della guarigione.

I segnali a cui prestare attenzione

Tra i sintomi più evidenti della colite ulcerosa non si può omettere la diarrea. Tipica manifestazione di questa patologia è la presenza di sangue e di muchi nelle feci. L’irritazione del colon e la conseguente terapia per guarire si concentrerà nel cercare di ridurre quella impellenza di andare in bagno durante l’intero arco della giornata.

Altri segnali evidenti collegati a questo problema sono:

  • Intensi dolori nel basso ventre
  • Debolezza fisica
  • Frequente presenza di febbre nel soggetto
  • Dolori agli arti
  • Afte o ulcere orali
  • Gravi forme di dissenteria causata dall’ansia
  • esplosioni cutanee di carattere allergico

Curarsi e sorridere

La colite o rettocolite ulcerosa cronica, presentando una eziologia complessa, è una patologia con sintomi recidivanti e molte volte debilitanti. La medicina ufficiale dichiara l’impossibilità di guarire completamente da una RCU.
Io affermo il contrario, e questo vale per qualsiasi forma o disturbo patologico. Attraverso la giusta terapia è possibile trovare la via di guarigione dalla RCU e riuscire a vivere una vita assolutamente normale e priva di particolari disagi. Questo in particolare può avvenire intraprendendo un “lavoro integrato a 360°“, che tocchi la dieta, l’utilizzo dei giusti integratori naturali (probiotici compresi), e non per ultimo un lavoro su se stessi, così da agire sulle cause psicosomatiche.

Questa lesione del colon, se affrontata con la giusta tempestività e senza mai sottovalutare i sintomi, può essere contrastata con efficacia.
Per ulteriori informazioni o domande, invito tutti i lettori ad inviarmi una email, o decidere di intraprendere un percorso del tutto naturale, per una risoluzione permanente da rettocolite ulcerosa ==> CLICCA QUI


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Dissenteria. Il nemico è nella nostra testa: cause e rimedi.

colite e stressLe persone che hanno il timore di uscire di casa per paura di avere un attacco di dissenteria improvviso ed inaspettato sono molte più di quelle che si pensa.

Le cause della dissenteria possono essere plurime, ma molte volte sono associate a problematiche psicologiche e per questo più difficili da affrontare da soli.

Tutto può iniziare con un attacco di diarrea che colpisce il malcapitato in una tavola calda o ad esempio in ufficio dopo la pausa pranzo. Un’esperienza non certo piacevole, ma che potrebbe divenire drammatica se non affrontata con il giusto piglio e qualora ci si lasciasse soprafarre dal nostro lato emotivo.

E’ così che la paura di mangiare lontano dalla propria abitazione diventa una realtà concreta e riuscire a spiegare a sé stessi le cause di questa dissenteria e arginare la paura legata a questo disturbo diviene impresa impossibile. In questi casi tra le prime cause che si associa alla dissenteria vi è l’eccesso di ansia e la ferma convinzione che ogni qual volta si esca di casa un attacco di dissenteria possa essere sempre lì in agguato, fuori dalla nostra porta, pronta a minare la nostra stabilità emotiva e fisica.

Prima di uscire di casa il pensiero che possa venire la diarrea non appena si esce, il terrore che un attacco possa colpirci anche in momento di gioia, come nel caso di una diarrea da viaggio. Un vicolo senza uscita nel quale ci sentiamo imprigionati, senza riuscire a trovare dei rimedi concreti per curare la dissenteria.

colite e diarrea
La consapevolezza nel soggetto affetto da attacchi di diarrea che si tratti di un problema psicologico esiste, ma non sembra migliorare la situazione, tanto da metterlo ancora più in crisi non appena si ritrova in uno spazio esterno, al chiuso.
La differenza che avverte rispetto alla tranquillità percepita tra le mura di casa o gli ambienti “famigliari” è tale da rendere ancor più problematica la sua condizione.

Il soggetto che ha paura di avere attacchi di diarrea tende a portare con sé pastiglie di Imodium, ma la sua condizione non sembra migliorare. Non sono i farmaci che agiscono a livello fisico a migliorare la condizione psicologica di un soggetto.
Chi cerca i medicinali come rimedi per questo tipo di dissenteria rischia di fare l’ennesimo buco nell’acqua. Questo perchè nella maggior parte delle volte, se non nella totalità dei casi, questi attacchi di dissenteria continueranno a ripresentarsi.

“Le cause della dissenteria vanno quindi cercate altrove, molto più vicini di quanto si pensa, ovvero dentro sé stessi”

Tra le cause di una dissenteria di questo tipo occupa un posto principale certamente il timore di non riuscire a controllare pienamente il proprio corpo. E’ da qui che nasce il ciclo ansia-terrore-dissenteria, causa regina di questa paura da attacchi di diarrea.
La soluzione a questo tipo di problema è di fondamentale importanza perchè questo terrore non fa altro che aumentare lo stress individuale e quindi favorire una condizione di affaticamento di tutto il corpo che in certi casi può manifestarsi attraverso l’emergere di problemi di colite e di colon irritabile.

Accade così che una semplice paura può divenire talmente “concreta” dal punto di vista mentale da far nascere disturbi “reali” nel nostro organismo e obbligarci quindi a iniziare una vera terapia per il colon irritabile.
I problemi intestinali sono ben più gravi della mera paura di attacchi di diarrea e applicarsi per scoprire come curare la colite risulta decisamente più impegnativo che stigmatizzare una semplice paura, perchè necessita di una terapia personalizzata.

Il miglior rimedio per curare la dissenteria causata dalle nostre ansie è quello di convincersi del fatto che in fondo non sia così determinante controllare al 100% il nostro corpo e che anche una diarrea improvvisa, tutto sommato non può rappresentare un dramma rispetto a tante altre brutte tragedie che coinvolgono la vita di altre persone.
Se le cause della nostra diarrea sono mentali, anche i rimedi alla dissenteria devono essere di questo tipo.

Dobbiamo imparare a convincere il nostro cervello che una dissenteria non può rovinarci l’esistenza, alla stregua di come non la rovina a tutti gli altri. Anche perchè, come dicevamo, bisogna essere coscienti che esasperando questa paura, potremmo suggestionare a tal punto il nostro corpo da alimentare l’irritazione del nostro colon e dover affrontare una cura ben più impegnativa, come una terapia per il colon irritabile.

Nonostante questo è possibile, dare qualche suggerimento su cosa mangiare in caso di dissenteria mi sembra doveroso. Favorire una dieta per combattere la diarrea vuol dire per certi versi iniziare una dieta preventiva per la colite cronica.

Cibi suggeriti per questa dieta anti diarrea:

Melanzane, noci, mele, pane (evitare quello con cereali o integrale), carote, pollame, zucchine, patate e cioccolato amaro.
In caso di dissenteria preferire nella dieta i centrifugati alla frutta intera.
Cosa non mangiare invece quando si soffre di dissenteria sono invece: le verdure ricche di fibre, i kiwi, le prugne, le bevande gassate.

In ogni caso comunque è buona norma aumentare il consumo di acqua.

Se hai preso consapevolezza della relazione tra intestino e stress ed hai intenzione di dire BASTA ai tuoi attacchi di dissenteria improvvisi, come naturopata sono qui per darti la soluzione