La speranza di molti di noi è quella di vivere sempre in salute e di non dover affrontare gravi malattie che potrebbero debilitarci e renderci l’esistenza davvero difficile. Ma la vita quasi sempre ci presenta un’altra realtà, e non a caso aggiungo io.
Si perchè il caso non esiste, e la vita ci offre continuamente questo insegnamento: imparare e consapevolizzare il fatto di avere la piena responsabilità di ciò che ci accade!
La malattia, così come qualsiasi altro evento o incontro che arriva nella nostra vita, è frutto di un principio ben preciso noto come Legge di risonanza.
Ogni sintomo è l’espressione fisica di un conflitto psichico, questo vuol dire che così come siamo stati noi stessi a “creare” quel sintomo o malattia, sempre noi abbiamo tutte le capacità e potenzialità di guarire, apprendendo il messaggio che la malattia stessa vuol donarci. Se questa comprensione non avviene a livello di coscienza, il sintomo o disturbo funzionale, diventa acuto, per poi passare ad uno stato cronico. Questo non per cattiveria, ma per spronarci a “leggere” il messaggio di Guarigione interiore che il corpo ci porta attraverso la malattia.
E’ importante distinguere tra malattie croniche – alcune delle quali sono però conseguenza di cattive abitudini – e malattie funzionali, anch’esse evitabili con piccoli accorgimenti e un atteggiamento sano e corretto.
I disturbi cronici sono la principale causa di morte in quasi tutto il mondo. Possiamo identificarle in un gruppo di malattie che comprende cardiopatie, cancro, diabete, sindrome metabolica, ma anche malattie croniche respiratorie. Non vanno sottovalutate le malattie mentali, quelle a carico dell’apparato gastrointestinale, i disturbi di vista e udito, né tanto meno le malattie genetiche.
Alla base di alcune patologie croniche ci sono dei fattori di rischio che sono modificabili:
- alimentazione poco sana
- consumo di tabacco
- abuso di alcol
- sedentarietà.
Questa abitudini malsane portano poi a creare dei fattori di rischio per malattie relativamente gravi, come l’ipertensione, la glicemia elevata, l’eccesso di colesterolo e magari l’obesità.
Se teniamo conto che ci sono altri fattori, come età e genetica, che non sono modificabili, comprendiamo quanto sia importante mantenere delle abitudini di vita corrette per abbassare il rischio di soffrire di disturbi cronici gravi, che potrebbero condurre anche alla morte.
Chiaramente, le malattie croniche sono spesso determinate da altre cause, che riguardano anche il mondo esterno e le abitudini che vengono imposte dalla società. Questi disturbi possono essere altamente invalidanti, per questo l’affrontare questo tipo di malattie rappresenta una priorità di salute pubblica, in tutto il mondo.
Bisogna investire sulla prevenzione, cercando di ridurre i fattori di rischio e di informare il più possibile la popolazione affinché ne comprenda la gravità.
Elenchiamo brevemente quali sono le malattie croniche più importanti:
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diabete
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asma
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artrite reumatoide
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cancro
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malattie cardiovascolari
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malattie respiratorie come l’insufficienza cardiaca
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malattie celiache
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Morbo di Parkinson
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fibrosi cistica
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insufficienza renale cronica
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epilessia.
Questi sono solo alcuni dei disturbi cronici di cui si può soffrire, il nostro Governo ha stilato un ottimo elenco con tutte le patologie indicate come tali. Alcune di queste sono dovute a problemi genetici, altre derivano da fattori di rischio, sui quali si può fare un’ottima prevenzione. Per esempio evitare l’abuso di alcol e fumo, alimentarsi in modo corretto, fare dell’attività fisica e così via.
Certi disturbi possono durare tutta la vita, per questo si promuovono stili di vita corretti e sani, atti a prevenire determinate malattie croniche. L’OMS punta a combattere questo tipo di disturbi, facendo leva sulla prevenzione. Chiaramente, da questo discorso sono escluse le malattie croniche genetiche.
Oltre a dover far fronte a possibili malattie croniche, alcune più gravi di altre, l’essere umano ha che fare costantemente con malattie funzionali e più lievi, il più delle volte procurate da disturbi passeggeri o da abitudini poco corrette.
Influenza, raffreddore, malattie esantematiche, gastrite, colon irritabile e colite, emorroidi, problemi al cavo orale, emicrania e altri disturbi simili sono spesso momentanei e più facilmente gestibili.
E’ importante fare una distinzione, tra disturbi cronici e disturbi funzionli o acuti, perché bisogna capire che i secondi possono essere risolti e si possono eliminare, con essi, anche i fattori di rischio che porterebbero poi a soffrire di patologie croniche.
Da questo elenco si evince quindi che la colite sia curabile (conosciuta anche come sindrome del colon irritabile), a patto però di affrontarla con i giusti mezzi,lo spirito corretto ed un approccio integrato.
La colite è un disturbo molto diffuso, dovuto a cattive abitudini di vita, ma in grado di diventare “cronico” se non si interviene in tempo e cambiando alimentazione, oltre ad assumere uno stile di vita e alimentare più sano.
Anche se si presenta come fortemente debilitante, non bisognerebbe mai farsi prendere dal panico.
Si definisce anche sindrome del colon irritabile perché il colon ha tantissime terminazioni nervose e in caso di colite queste terminazioni si infiammano, diventando ultra sensibili, per cui stimoli normali come un pasto o il ciclo mestruale provocano risposte esagerate da parte dell’intestino stesso.
Le cause sono molteplici e in ogni persona possono essere presenti varie motivazioni che portano il colon a questa particolare condizione.
Ci sono fattori emotivi e psicosomatici, una predisposizione genetica, una cattiva alimentazione, intolleranze o allergie, l’uso di troppi farmaci e tanto stress.
I sintomi sono piuttosto chiari, anche se variano per intensità :
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crampi e dolori addominali;
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pancia gonfia;
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diarrea alternata a stitichezza;
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presenza di aria nella pancia.
Questi sintomi possono presentarsi in maniera diversa da persona a persona, inoltre i disturbi dati dalla colite possono cambiare col tempo.
Ma è appunto un disturbo curabile, soprattutto attraverso la giusta alimentazione.
La dieta dev’essere sana, corretta. Non bisogna mai saltare i pasti o mangiare con troppa fretta. Evitare caffè o altre bevande che “infiammano” e soprattutto evitare alcol e fumo può aiutarci a tenere a bada i sintomi e a far sparire del tutto questo fastidioso disturbo.
E’ bene in linea di massima anche evitare determinati cibi, come latte e latticini, cavoli, legumi e patate, cibi in scatola, carne rossa preferendo al loro posto, cibi genuini come riso, verdure con poche fibre, frutta fresca con moderazione, pesce azzurro, il tutto seguendo le indicazioni di un esperto.
Esistono anche dei farmaci in grado di tenere a bada i sintomi del colon irritabile, come antispastici o anti diarroici, ma sarebbe meglio optare per integratori a base naturale, in grado di ripulire l’intestino e quindi di eliminare l’infiammazione che ne causa l’irritabilità.
Possiamo dire che tra i disturbi funzionali in fase acuta, questo è forse uno dei meno “gravi” ma comunque fastidioso. Cambiando le abitudini, facendo sport e cercando di mantenere uno stile di vita sano si può eliminare del tutto in tempi relativamente brevi.