Una domanda che spesso mi rivolgono gli utenti che seguono i miei video Youtube riguarda l’uso corretto di fermenti. Mi si chiede di frequente: “Quali sono i fermenti lattici più utili e più efficaci in caso di colite?”
Succede infatti che molte persone lamentino lo scarso successo di alcune terapie naturali a base di fermenti e questo mi dispiace molto. Mi crea notevole disagio sapere che gli utenti sperimentino soluzioni naturali, ma senza tener conto di alcuni concetti base, andando così in contro ad insuccessi che invece non si sarebbero presentati qualora avessero seguito delle giuste indicazioni.
Volendo dare una risposta secca alla domanda diretta : “Fanno bene o male i fermenti se soffri di colite?” la mia risposta sarebbe infatti la seguente:
“No. O almeno non nella fase iniziale”.
Potete immaginare come una risposta del genere possa risultare spiazzante, soprattutto se pronunciata da un naturopata profondamente convinto del valore curativo derivante dall’uso di erbe e fiori presenti in natura.
Eppure voglio essere ben chiaro su questo punto: quando si ha il colon infiammato, prima di usare i fermenti lattici e magari lamentarsi perché si è convinti che non funzionano, bisogna per prima cosa ripulire e sfiammare l’intestino.
La giusta domanda sarebbe quindi:
“Quando prendere i fermenti lattici?“
Fino a quando si è provveduto a disintossicare il colon e porre un freno all’infiammazione delle vie intestinali, meglio non intraprendere la strada dei fermenti lattici, perché si rischierebbe di rimanere delusi. Soltanto successivamente sarà possibile lavorare sul microbiota e ragionare su quale fermento sia più giusto, in relazione ai nostri sintomi.
Sappiamo bene infatti che ogni forma di colite è diversa dall’altra, ma andiamo con ordine. Incominciamo dal capire come fare per avere un colon pulito, pronto per accogliere con beneficio l’apporto di fermenti lattici naturali.
STEP 1: fare una pulizia intestinale
Il lavoro da eseguire se vuoi ottenere un colon “pulito” da di tossine può avvenire in varie modalità.
Il primo sistema per garantire la pulizia integrale del tratto intestinale è legato all’alimentazione da seguire.
Una modalità per affrontare il problema, che consiglio vivamente, è quello di pulire l’apparato intestinale seguendo una dieta di 40 giorni, durante i quali non dovrai assumere zuccheri, lieviti (dal pane, pizza, biscotti o focaccia) e infine rinunciare completamente ai derivati del latte.
Un altro sistema per raggiungere lo scopo depurativo è dato dal “digiuno di un giorno”, magari anche solo a base di liquidi. Si potrebbe seguire anche un giorno di soli cibi crudi, prolungato sino a 2 o 3 giorni.
Altro modo per ripulire il colon è quello di utilizzare i giusti fitoterapici e i nutraceutici più idonei.
In questa fase di lavaggio io suggerisco vivamente di utilizzare il sale inglese o solfato di magnesio. Questo infatti consente un’idratazione eccellente e il conseguente ammorbidimento delle feci. Grazie alle proprietà di questo sale sarà possibile evacuare in maniera più regolare e rimuovere le scorie nocive dall’intestino più velocemente.
Altro strumento efficacissimo quando si ambisce allo svuotamento intestinale più completo è l’argilla verde ventilata. Si tratta di un rimedio casalingo, altrettanto valido, utilizzato con successo da centinaia di pazienti.
L’argilla verde vanta delle proprietà eccezionali che permettono di assorbire tutte le possibili impurità presenti tra le pareti del colon e facilitare l’eliminazione delle tossine in esubero in quest’area della pancia.
STEP 2: lavorare sull’infiammazione intestinale
Imparato come pulire l’intestino occorre concentrarsi sull’infiammazione vera e propria. Lo scopo adesso è quello di sfiammare le mucose intestinali, cercando aiuto nella naturopatia e nei tanti prodotti di origine naturale che possiamo adoperare a questo fine.
Uno tra gli antinfiammatori naturali più potenti resta il succo di aloe vera. Occhio però se si va spesso in bagno, costretti da una sensazione di costante impellenza di evacuazione o con problemi di dissenteria, meglio rinunciare a questo antinfiammatorio. Cercate uno migliore, che faccia al caso vostro e che non presenti controindicazioni, in caso di dissenteria.
Uno di questi potrebbe essere il mirtillo rosso in gemmoderivato o l’uncaria tomentosa, il crespino o la boswellia. C’è l’imbarazzo della scelta. Se volete sfiammare il colon le soluzioni sono davvero molteplici e non avrete difficoltà nel trovare il nutraceutico adatto al vostro intestino.
STEP 3: il microbiota (l’uso giusto dei fermenti)
Siamo giunti così all’oggetto dell’articolo, ovvero la scelta dei fermenti vivi più corretti. Possiamo iniziare a porci il problema, solo dopo aver fatto un ottimo lavoro prima sulla pulizia intestinale e dopo sull’infiammazione.
E’ arrivato il momento di prenderci cura della nostra flora batterica e per farlo, occorrerà selezionare i giusti probiotici.
Io consiglio vivamente di iniziare sempre con dei fermenti lattici probiotici a base di saccharomyces boulardii.
Il saccharomyces boulardii, anche se non può essere considerato propriamente un probiotico, perché è di fatto un saccaromicete, ha delle proprietà simili a questi.
Utilizzato con dedizione e rispettandone la posologia permetterà un’azione ancora migliore di pulizia nell’intestino, scongiurando l’annidarsi di eventuali funghi o batteri, a volte restii ad andarsene dall’organismo.
Probiotici in caso di diarrea
Se invece soffri di colite, accompagnata da dissenteria suggerisco di protendere verso probiotici a base lactobacillus salivarius e acidophilus. Invece, qualora la forma diarreica fosse causata da Rotavirus, la scelta verso i fermenti lattici sarà ben diversa. In questo secondo caso infatti consiglio di prendere probiotici a base di bifidobatteri longum e lactis.
Nella maggior parte dei casi di pazienti afflitti da sindrome da colon irritabile, in cui è riscontrata un’alternanza continua tra dissenteria e stipsi, i probiotici più adatti sono rappresentati da integratori in cui è presente lattobacillus plantarum, acidophilus e bifidobatteri.
Se ancora non hai le idee su quando prendere i fermenti lattici o se, giustamente, vuoi farti seguire nel percorso da un professionista del settore, sappi che posso mettermi a disposizione, eventualmente anche online, attraverso delle video consulenze.
A tal proposito puoi scrivermi sulla email info@coditeddio.it.