Le uova possono essere un’ottima scelta per chi soffre di colite ma solo se cucinate in forma molto digeribile. Le uova alla coque o in camicia sono piuttosto digeribili così come in forma soda, mentre sono da evitare assolutamente le uova cotte al tegamino o le frittate.
Tutti i “palestrati” ne sono a conoscenza ed è per questo che ne consumano in buone quantità durante l’arco settimanale, anche se c’è qualcuno che ne mangia almeno 2 al giorno.

uova e colite
Quando l’intestino presenta una colite si riscontra un’alterazione della motilità intestinale unite a dolore addominale, e disagio durante la defecazione. Sintomi che variano dai crampi, agli spasmi, alla nausea, al dolore addominale, stitichezza o anche le scariche di diarrea che spesso si verificano in virtù di un consumo esagerato di proteine animali derivate dall’uovo.

Seguire un’alimentazione adeguata eliminando determinati alimenti è fondamentale per migliorare la condizione di chi soffre di colite spastica. Il consumo di uova dovrà essere limitato, potrebbe sembrare strano ma proprio l’albume dell’uovo risulta essere poco digeribile, in quanto ha difficoltà ad essere attaccato dai succhi gastrici, e tende di conseguenza ad irritare le mucose intestinali. Per questo motivo è bene cuocere perfettamente l’albume, eliminando il fattore antivitaminico presente nella chiara che è termolabile.

Oltre a limitare il consumo di uova, è fondamentale cercare di scegliere le cotture più adatte se si soffre di colon infiammato. È fatto conclamato che un uovo mangiato un po’ bollito, quasi preparato alla coque, ma un po’ più duretto, viene digerito nell’arco di circa 2 ore, se fresco invece necessita più di 2 ore, e se sodo o fritto i tempi si dilateranno ulteriormente, sino a raggiungere i 180 minuti. Meglio optare per un uovo sodo piuttosto che al tegamino, evitando di soffriggere le uova usando l’olio o burro, ulteriori grassi che potrebbero peggiorare le condizioni.

 

Sono risapute le innumerevoli proprietà benefiche dell’uovo crudo, ma attenzione alla sua freschezza. Per riuscire a consumare un uovo crudo è fondamentale che l’uovo sia assolutamente fresco per evitare spiacevoli fastidi. Oltre a prendere come riferimento le date che devono essere impresse per legge sul guscio dell’uovo, è possibile ricorrere alla prova di galleggiamento dell’uovo per riconoscere la sua freschezza.

A differenza dell’uovo di gallina quello di quaglia contiene il doppio del colesterolo rispetto alle uova di gallina. Di conseguenza se abbiamo un colon delicato e facilmente irritabile la prima regola è quella di arginare il consumo di colesterolo. Per questa ragione non ci stancheremo mai di ripetere la preferenza verso uova di gallina, anzichè ricette a base di uova di quaglia.

uova e colite
Alcune analisi di laboratorio hanno spiegato come esista diversità nutrizionale evidente tra le uova allevate a terra e quelle provenienti da galline alimentate in batteria, anche se la differenza diventa ancora più consistente se si parla di uova di agricoltura biologica, soprattutto se consideriamo anche la cosa dal punto di vista etico. Va riconosciuto però che aldilà degli studi scientifici condotti che è preferibile consumare uova allevate esclusivamente a terra.

Chi soffre di colite può consumare le uova moderatamente, massimo due-tre uova a settimana sarebbero concesse per chi soffre di colon irritabile. Le uova però al contrario di ciò che molti credono non sono un alimento completo, dato che mancano di carboidrati, calcio e vitamina C.
Ma rappresentano un ottimo alimento per la quantità di proteine contenute, una proporzione di 13% del peso totale, presenti nell’albume e nel tuorlo. Mentre l’albume contiene ovoalbumina, il tuorlo contiene proteine fosforate, lipoproteine e lecitina.

Alimento ideale per chi sta cercando di costruire e mantenere la propria muscolatura, sia per l’elevata presenza di proteine ma anche per le ridotte calorie, solamente 70 Kcal per ogni uovo, mentre contiene circa 220 mg di colesterolo, circa l’80% del fabbisogno giornaliero.

uova e colite
Chi suggerisce di mangiare meno uova  quando si soffre di colite dice una grande falsità, considerato il fatto che non esistano studi concreti che dimostrino come, se inserite nella dieta, possano peggiorarne i sintomi. In gravidanza il consumo di uova deve essere monitorato, e si dovrà prestare attenzione soprattutto alla cottura dell’uovo, evitandole assolutamente crude ma prediligendo cotture più durature.
Un’ultima precisazione riguarda l’assunzione di uova crude. Mangiare uova senza cuocerle è decisamente sconsigliato se si ha un colon irritato, quindi vale la pena ricordarselo anche durante la preparazione di dolci, come nel caso del tiramisù. In questa circostanza meglio preparare le torte e più in generale i dolci senza l’impiego di uova. Esistono ricettari per tutti i gusti, impariamo ad avere rispetto per le nostre mucose e i sintomi d’irritazione diminuiranno da sè.


Esistono svariate ricette di dolci piuttosto valide e gustose che consentono di preparare ottime torte senza l’utilizzo di uova, magari aiutandosi per la preparazione di ricette con il bimby, ma senza aggiungere le uova agli impasti.

Asparagi con uova: il piatto nemico dei colitici

Sicuramente una delle ricette assolutamente gustosa ma praticamente sconsigliata a chi soffre di colon irritabile sono gli asparagi con le uova. Questa ricetta rappresenta il connubio tra due alimenti che non dovrebbero essere consumati insieme, dato che gli asparagi sono vietati per i colitici e le uova in questo caso non sarebbero cotte perfettamente per questa ricetta.

Giusto per puntualizzarlo, anche se non sarebbe necessario, le uova di pasqua sono assolutamente bandite per chi soffre di colite dato che il cioccolato è estremamente irritante. Che sia fondente, bianco o con le nocciole è una terribile sorpresa per il nostro colon.